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Mabi Two - Incontriamo i groppi



La notte troviamo vari groppi, quello di forte pioggia, quello di forte pioggia e forte vento e quello di solo fulmini e facciamo da apripista ad un'altra barca che ci segue e facendo a zigzag tra i groppi, riusciamo a schivarli. Ci troviamo in quattro barche su rotte simili ed ogni tanto ne scorgiamo una all'orizzonte e ci parliamo ogni giorno per scambiare notizie sul meteo e sui groppi. E' confortante sapere che non siamo completamente soli in mezzo all'oceano e che ci si puo' sentire per una chiacchierata.

A chi da casa ci chiede "come e' il cavalcare le onde oceaniche?" rispondiamo che e' come fare un giro sulle montagne russe al luna park, ma con la differenza che invece di durare tre minuti, dura tre settimane.

4 Dicembre, ore 14.00, siamo arrivati a soli 1000 miglia marine dal traguardo di Santa Lucia. Ora comincia il countdown alla rovescia.

Nelle prime ore della notte, prima che sorge la luna, si naviga nel buio totale, il mare e' di un nero piu' assoluto, non vedi niente, mentre senti la barca ondeggiare sotto i piedi in tutte le direzioni; e' come guidare bendato un auto ad alta velocita', ma si ha soltanto la bussola a dare indicazione di direzione. Si prova un senso di disagio in queste condizioni, ma quando alzi gli occhi al cielo trovi la compagnia familiare di un cielo stellato, brillante come mai l'hai visto e ti rallegra il cuore.

Fortunatamente la luna in questi giorni splendeva piena e quando era alta nel cielo, illuminava tutto attorno alla barca e rendeva l'atmosfera molto piu' amichevole e tranquilla. Quando succedeva di riapparire improvvisamente nel cielo coperto di nuvole nere, ti vedevi accendersi alle spalle una luce forte come i fari abbaglianti di un camion e ti viene spontaneo a girarti verso poppa per vedere chi ti sta sorpassando! L'effetto dei raggi lunari sulle onde che arrivano di poppa e' incantevole, sembrano montagne di argento sfuso, o di mucchi di diamanti luccicanti e per altri, cristalli di ghiaccio in movimento, un'ulteriore spettacolo inatteso offertoci dall'Atlantico.

5 Dicembre ore 4.00: una distrazione della guardia notturna ci ha portato nel centro di un grosso groppo con raffiche di oltre 40 nodi. Eravamo con vela ridotta, ma era sempre troppa ed abbiamo atteso a lungo per uscirne finalmente. Dobbiamo procedere la notte con vele ancora piu' ridotte per essere pronti per qualsiasi evenienza, tanto, i groppi sono caratteristiche di queste latitudini e bisogna conviverci, meglio ancora sarebbe cercare di evitarli.

Ormai sono tanti i pesci volanti che abbiamo trovato sulla coperta, alcuni vivi, che prontamente restituiamo al mare. Stupiscono per il loro perfetto adattamento al volo che gli permette lunghe volate sopra le onde, anche di cento metri.

Un nuovo cigolio fastidioso e preoccupante ha iniziato nel timone, il cui origine e' stato scoperto dopo varie peregrinazioni nelle viscere della poppa e risolto con un'opportuna goccia d'olio nella puleggia incriminata dal nostro abile contorsionista manutentore Luigi.


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