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Lande Catty Sark - diario di navigazione secondo e qarto giorno



Secondo giorno di navigazione

Da Catty sark sperduta (o quasi) nell’atlantico centrale..

La posizione, per tutti quelli che bazzicano la rete, è nota; per gli altri siamo a 390 miglia verso Ovest in direzione dei Caraibi. Ovvero in due giorni abbiamo fatto circa 700 km che, come afferma qualcuno, si fanno in auto in meno di cinque ore senza neanche rischiare i punti della patente. Eppure siamo contenti!!! Oltre 200 miglia in 24 ore non sono male per una barca piccola come la nostra.

Adesso abbiamo anche un nome: siamo il “club della prostata”. Il nome deriva dalla consuetudine nata a las palmas di incontrarsi tutti verso le 5,30 del mattino per i noti problemi fisiologici. Questa tradizione continua in pieno oceano con imbarazzanti code sullo specchio di poppa sotto vento.

Per il resto dopo due giorni ritmi e ruoli si sono definiti e lasciamo ai lettori libere interpretazioni, quello che può trapelare è che siamo tutti felici, la barca fila in poppa una planata quasi continua e l’unico rammarico è che se avessimo 2000 kg in meno supereremo abbondantemente le punte di 15 nodi toccate di frequente. Il capitano deve vegliare con attenzione affinché non venga sradicato il mobilio per essere buttato fuori bordo.

Ora prua a sud ovest per cercare venti più freschi in previsione di cali di pressione che per adesso non si vedono.

Un saluto a tutti

F E S A D (e non fate commenti sull’acronimo!!!)

 

Quarto giorno di navigazione.

Alle 12.00 nuovo record sulle 24 ore, siamo a 207 m/24h!!!

Da quello che capiamo del tracking non sta andando male ma da qui vediamo solo le posizioni degli altri, non i dati su prua e velocità. I primi tre giorni sono stati abbastanza duri con venti portanti da 15 a 25 kn che ci hanno fatto planare alternando gennaker medio e pesante e fare una estenuante danza di “mano si, mano no” alla randa. Con un po’ di temerarietà abbiamo tenuto su di notte il gennaker e tranne una caramella, due lecca lecca e il code O con la penne strappate (subito riparate) non ci sono stati episodi di rilievo. Adesso è girato più a nord per cui viaggiamo di bolina larga con 15 kn a 60° per cui ci attendiamo una notte sbandata di 20 gradi ma molto meno complessa.

Ci siamo stancati di mangiare pesce fresco e abbiamo ripiegato in queste prime tre cene con pasta e piselli, lenticchie e riso al sugo, tutti piatti tipici dei tropici. E stasera per restare in tema: pasta e patate!!!

Da raccontare sono anche i briefing meteo durante i quali il capitano scarica i file grib sul pc dopo di che comincia la battaglia sull’interpretazione dei dati. La scena è resa comica dal continuo “mi passi gli occhiali?” “vuoi girare il monitor che non vedo?” intramezzate da dotte diatribe su rotte ortodromiche e lossodromiche che fanno tornare alla mente di tutti quanto sono lontani i tempi della scuola.

Insomma si va avanti senza pensare troppo a quanto c… è grande questo oceano: sulla carta nautica fissata alla paratia le nostre 207 ml/24h sono un trattino ridicolo!!! Arriverà il tempo delle calme e della malinconia, adesso pensiamo solo a correre.

Un saluto a tutti

F A S E D (meglio?)




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